Milan, Donadoni: “Allegri abituato alle pressioni, saprà come muoversi. Modric? Nome di lusso, ma bisogna ripartire dalla mentalità”

Le stagioni complicate non si cancellano da un giorno all’altro, ma possono diventare un punto di partenza per capire come ripartire e diventare migliori. E’ ciò che dovrà fare il Milan del nuovo capitolo Allegri secondo Roberto Donadoni, uno che dell’anima rossonera conosce praticamente tutto. “La stagione appena chiusa è stata sicuramente difficile, ma sarà utile per capire su cosa lavorare”, dice Donadoni a margine del FIP Silver Mediolanum Padel Cup di Treviso, dove oggi scenderà in campo per una partita speciale di padel con Maurizio Ganz, German Denis e Christian Panucci. Il ritorno di Massimiliano Allegri sarà sicuramente un fattore chiave: “Conosce l’ambiente e sa come muoversi tra aspettative e pressioni”. Altro punto chiave è il ruolo della società: “E’ fondamentale che comprenda la strada da seguire, è quello che si aspettano tutti i tifosi”. Per Donadoni la vera sfida sarà non tanto identificare un uomo simbolo da cui ripartire. Piuttosto: “E’ il gruppo e quindi la mentalità a essere fondamentale. Il Milan ha sempre avuto un certo tipo di stile, di cultura a livello professionistico e mi auguro che questo torni a essere una caratteristica fondamentale che sicuramente porterà risultati”.

 

La suggestione del mercato intanto si chiama Luka Modric, un colpo che riaccenderebbe l’entusiasmo della tifoseria. “Modric è un nome di lusso – ammette Donadoni – Può ancora dare una mano importante. Ma in ogni caso ritengo che il materiale a disposizione, anche nella passata stagione, fosse assolutamente di livello e che può fare meglio di quanto è stato ottenuto finora”. Per il prossimo campionato Donadoni vede ancora favorite “Inter e Napoli, che sta cercando di costruire una squadra sempre più importante. Ma ritengo che Milan, Juventus e Roma diranno la loro, anche in base a come andrà il mercato”.

 

Infine, uno sguardo alla Nazionale – che pure Donadoni conosce bene – e al nuovo capitolo con Rino Gattuso in panchina. “Una persona e un giocatore con grandi stimoli, grande voglia, grande determinazione. Credo che questo suo modo di essere, anche di interpretare il suo credo calcistico, può essere di grande aiuto. Ma sarà fondamentale il supporto che deve arrivare dalla Federazione”.

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