Coquito Zamora, il predestinato: Roma applaude il baby fenomeno del padel
12 Apr 2025 Roma
Ha solo 16 anni (ne compirà 17 a giugno), ma per molti è già un predestinato. Juan “Coquito” Zamora si è preso la scena anche al FIP Silver Mediolanum Padel Cup di Roma, dove è il giocatore più giovane del main draw e ha raggiunto la seconda semifinale consecutiva in un torneo CUPRA FIP Tour dopo quella della scorsa settimana a Caltanissetta. Un’ascesa irresistibile per il ragazzino di Osuna, già campione del mondo juniores con la Spagna ai FIP Juniors World Padel Championships di Asuncion, nel 2023.
Talento purissimo, fame da campione e con tanta voglia di imparare: entrato da pochi mesi nella Gustavo Pratto Academy, Coquito ha già compiuto passi da gigante, conquistando da inizio anno gli ottavi del FIP Bronze La Cala, i quarti del FIP Gold di Paredes e soprattutto gli ottavi del P2 di Gijon, prima delle due semifinali consecutive in Italia. “Qui il padel sta crescendo tanto, è un posto ideale per fare esperienza e conoscere nuovi posti, soprattutto Roma che è diventata una delle città più importanti per questo sport”, dice al termine del quarto di finale vinto insieme a Josè Sanchez contro Van Opstal/Cuesta.
Coquito fa poi il punto sui suoi progressi in questa prima parte del 2025. “Io e Josè siamo molto contenti, stiamo progredendo tanto come coppia e sono sicuro che insieme raggiungeremo altri traguardi perché stiamo lavorando molto bene”. A proposito di progressi, con un coach come Pratto al suo fianco c’è da chiedersi – dopo Coello – quando diventerà anche lui il numero uno. Coquito sorride, ma non perde la compostezza da professionista navigato: “È un allenatore eccezionale, conosce molto bene questo sport e mi sta aiutando molto sia come giocatore che come persona. Speriamo presto di essere ai vertici del padel mondiale, con Pratto al nostro fianco, perché ci sta insegnando davvero tanto”.